Margherita Esposito
I 7 Pilastri della Mindfulness:
In modo automatico processiamo tutto il contenuto della nostra esperienza, assegnandoli etichette e giudizi in termini di “buono” o “cattivo”e in base ad esso, attiviamo una reazione. La mindfulness insegna ad accogliere ogni giudizio, per poi lasciarlo andare.
La pazienza si manifesta come forma di saggezza, derivante dalla comprensione e dall’accettazione del naturale fluire del tempo. Dobbiamo concederci lo spazio per vivere le esperienze, poiché costituiscono comunque la nostra realtà. Trattare le esperienze con lo stesso rispetto che riserveremmo a una farfalla chiusa nella crisalide.
Guardare ogni cosa come se fosse la prima volta che la vediamo è il precetto della “mente del principiante”. Nella meditazione, ogni momento è unico, così come lo è in ogni istante della vita, contenendo possibilità uniche.
Sviluppare la fiducia nella nostra esperienza e nelle nostre sensazioni è essenziale. Attraverso la pratica della consapevolezza e della meditazione, assumiamo la responsabilità di essere noi stessi, imparando a navigare senza dipendere da altri. La fiducia nelle nostre capacità di superare le sfide, indipendentemente dalle condizioni, ci porterà al raggiungimento degli obiettivi.
La meditazione si discosta da qualsiasi altra attività, poiché, malgrado richieda uno sforzo e un’energia particolari, alla fine si traduce in un “non fare”. Il raggiungimento dei risultati avviene in modo naturale. La ricerca attiva del risultato costituisce un ostacolo allo sviluppo della consapevolezza.
L’accettazione implica la capacità di vedere le cose così come sono: accettare le emozioni, comprese quelle indesiderate; accettare le esperienze, anche se spiacevoli.
Il non attaccamento a certe idee è essenziale. Il lasciare andare costituisce una forma di accettazione delle cose così come sono. E’ possibile osservare gli eventi e registrarli senza concedere ulteriore energia, imparando a fluire con i cambiamenti che si presentano.